sabato 12 ottobre 2013

LA CASTAGNA: CULTURA, GASTRONOMIA, TRADIZIONE


La castagna nella cultura, nel costume e nella gastronomia.

Il primo ricordo che ho della castagna risale all’epoca in cui frequentavo la scuola elementare. Ricordo bene che nel libro di lettura, che allora chiamavamo sillabario, c’era sempre una doppia pagina dedicato alla castagna.

Il testo era accompagnato da una illustrazione nella quale si vedeva un uomo malvestito, con cappello e bastone, con attorno qualche pecora. L’uomo, dall’alto di una montagna, era intento ad osservare con meraviglia e un poco d’invidia la sottostante pianura dove spiccavano le messi dorate, i lunghi filari di viti, i campi ben coltivati. E di certo non poteva fare a meno di confrontare le fatiche e gli scarsi raccolti del montanaro con l’opulenza dell’uomo della pianura.

Ma a questo punto, si leggeva nel testo, entrava in campo il Buon Dio che diceva al montanaro: “ Conosco bene le tue fatiche, la povertà dei tuoi raccolti. Ma ora anche agli uomini del monte farò un grande regalo. L’albero del pane: il castagno e la castagna saranno il pane del montanaro”.

In fondo alla pagina campeggiava un bellissimo castagno ai cui piedi stavano ricci e castagne.

A quei tempi, ahimè lontani, eravamo in pieno regime fascista e credo che l’apologo fosse più che altro un tentativo di sollevare il morale dei montanari, la cui vita era davvero scandita da lavori massacranti, che per contro poco rendevano in fatto di produttività.

Ma i montanari erano buoni, ligi ai doveri e rappresentavano una grande riserva cui attingere ogni qualvolta scoppiava una guerra. E quindi bisognava pur ricordarsi di loro e convincerli che la castagna era un grande dono.

Ma, al di là della favola allegorica, la castagna è stata davvero, per secoli, non un pane, ma certamente un elemento fondamentale nella vita degli abitanti di queste montagne.

Le castagne si mangiavano mattina o sera, tutti i giorni, fresche o secche, come frutto o come farina.

Furono insomma una delle maggiori risorse alimentari della montagna: il frutto che più di ogni altro prodotto permise agli abitanti di queste terre di sopravvivere.

Per dimostrare che quanto ho detto non fa parte del folklore, della aneddotica o della leggenda porterò alla vostra attenzione alcuni riferimenti, anche di alto profilo documentaristico.

Nel 1804, andiamo quindi a ritroso di circa 200 anni, il Cap. Antonio Boccia riceveva l’incarico dal Saint Mery, Amministratore Generale degli Stati Parmensi per conto di Napoleone, di percorrere la montagna Parmense e Piacentina al fine di redigere un quadro aggiornato sulla situazione socio-economica.

Alla fine ne uscì un manoscritto, conosciuto come “Viaggio ai monti di Parma”, in cui il Boccia descrive in modo minuzioso il suo viaggio, manoscritto che è ancor oggi una miniera di notizie d’ogni genere.

Quando nel corso del suo viaggio che durerà più di un anno arriva a Ostia, scrive:

“Qui cangia l’aspetto della Valle del Taro che da Fornovo fino ad Ostia non è solo poco dilettevole e amena, ma quasi infeconda e deserta, tutto è solitudine per lo spazio di ben venti miglia.

Dalle vicinanze di Ostia all’insù si scorgono campagne ben coltivate, vigne innumerevoli e fruttifere, prati e pascoli e boschi immensi di castagni che continuano fin al di là di Borgotaro.

Questi castagneti che sono sulla costa destra formano la principale nutrizione dei popoli di questa valle e il sovrabbondante che non è di poco momento, si vende agli esteri che ne scarseggiano”.

Mi pare sottolineata a sufficienza l’importanza della castagna per gli abitanti della valle. Consumo locale ed esportazione.

Ma possiamo risalire ancora lungo i secoli, fino al ‘500

Il Comune di Borgotaro possiede un ottimo archivio, avrebbe bisogno anzi ha bisogno di essere meglio sistemato, comunque conserva, tra gli altri documenti, la raccolta dei Convocati, ossia i verbali delle riunioni del Consiglio della Comunità a partire dalla prima metà del ‘500.

In data 13 ottobre 1569, qualcosa come 434 anni fa, il Consiglio si riuniva e il Console giustificava la convocazione della seduta(cito) “per dare ordine alla reparatione et restauratione di doi archi del ponte che il giorno de martedì passato alle undici del presente mese furno megio ruinati e devastati sin quasi sopra le lor more. La inondatione e gran furore de l’acqua del fiume de Tarro che vene talmente grossa che saltò sopra detto ponte e per questo lo rupe al modo già deto e che deta reparatione ha molto bisogno di celerità e sia fatta di subito per esser nei giorni e tempi pluviosi ne i quali se una altra volta ritornasse la medesima inondatione si teme che deto ponte non restasse del tutto ruinato il che saria gran pregiudicio e danno a tutta questa Università”.

Ebbene cosa decidono i Consiglieri:

Hanno ordinato e ordinano che detto ponte sia come prima raccomodato e di novo restaurato a fine posino passar le mercantie secondo le occorrentie e si facia una grida et ognuno che habbi bestie tutti li debano aver precettati e conduti per portar la materia cioè calcina, pietre e sabione et ordinano(ecco la parte che ci interessa) per esser in procinto dil portare le castagne che ognuno sia obligato a mandar un suo per casa ad ajutar in far tale riparatione”.

Gli abitanti delle frazioni sulla destra Taro, visto che sono in procinto di portar le castagne al mercato del Borgo( e quindi a guadagnare) vengono obbligati indistintamente uno per ogni famiglia a prender parte ai lavori di riparazione del ponte.

Tra parentesi dirò che la notizia di questa esondazione mi ha dato un certo sollievo. Quando oggi accadono cose di questo tipo giornali e televisioni vanno a gara nel farci sentire colpevoli di chissà quali delitti. E invece è consolante sapere che anche allora in assenza di asfalti, costruzioni, scavi succedevano, spesso, questi disastri.

Comunque il documento attesta, prima di tutto, in qual modo la Comunità sapesse, in poco tempo mobilitarsi in presenza di bisogni generali e poi l’importanza che già nel cinquecento dovevano avere le castagne, se il solo fatto di appartenere alla categoria di coloro che possedevano castagneti, autorizzava il Consiglio a precettarne uno per famiglia.

Un altro e ultimo salto a ritroso nel tempo.

Siamo nella seconda metà del ‘400,(qualcosa come più di 500 anni fa) il principe Fieschi fa dono a Borgotaro di un nuovo Statuto.

Esso conteneva norme relative all’organizzazione sociale e amministrativa: quindi tasse, giustizia, delitti e pene, contratti, successioni, feste, fiere, tempi dei raccolti, igiene pubblica, diritti e doveri. Insomma lo statuto era al tempo stesso, carta costituzionale, codice civile e penale, riferimento preciso e puntuale per ogni controversia.

Ebbene quando si parla del modo di amministrare la giustizia troviamo che anche questa si fermava in alcune occasioni particolari.

All’art. 6 del secondo libro, si elencano i giorni festivi. Ebbene per il mese di settembre vengono considerati tali anche quelli(cito) “dal quindicesimo giorno(sottinteso di settembre) sino alle calende di novembre per le vendemmie, le semine e la raccolta delle castagne”. E si aggiunge” In tutti questi giorni siano sospesi interrogatori e sequestri e si plachi il rumore provocato dalle cause civili per le quali si applicheranno le formule del procedimento sommario”.

E più avanti all’art. 36 del libro sesto si legge:

Nessuno può accusare alcun animale né persona che mangi e raccolga le castagne nei boschi di castagne se non nei mesi di settembre, ottobre, novembre, sino al compimento del giorno dieci del mese di dicembre”.

E qui facciamo una incursione negli usi e costumi in vigore fino a qualche decennio fa, quando dopo il raccolto delle castagne, era lecito a terzi di raccogliere il prodotto rimasto a terra. Azione che in termine dialettale veniva detta “Racià”, ossia “andà a raciu”. Così come avveniva per il grano dove i terzi erano autorizzare a “spigolare” dopo la mietitura.

Vista la documentazione storica, è naturale che questo frutto abbia creato da noi quella che possiamo chiamare la “cultura della castagna” che noi troviamo ancora oggi nella toponomastica, nei cognomi, nei soprannomi, nei proverbi e nei modi dire, nella gastronomia, fino in quella che viene detta architettura spontanea.

Diciamo intanto che non tutte le castagne sono uguali . Pochi oggi, a dire il vero, riescono a riconoscere le varietà delle castagne. Al massimo i più dividono i frutti in due parti: i marroni e le castagne normali..

In realtà le varietà d’albero erano innumerevoli, sia selvatiche che domestiche. Nei nostri boschi sono presenti sia maestosi castagni “domestici”, quelli cioè innestati, che quelli “selvatici”. Questi ultimi sono certamente meno maestosi e monumentali , ma più svettanti e quindi ottimi da legname, ma in grado altresì di produrre buoni frutti anche se spesso hanno il difetto di contenere nei ricci una sola piccola castagna tra due “güson” ossia castagne che presentano la sola buccia senza quasi contenuto.

Comunque sia, fossero d’albero domestico o selvatico, molte erano e sono le varietà di castagne. E qui i nomi dialettali sono talmente tanti da rappresentare, penso, l’esempio di come a volte il dialetto sia più ricco della lingua dotta. Denominazioni che erano importanti perché dietro il nome stava l’utilizzazione ottimale di questi frutti.

Proviamo a citarne alcune, di queste varietà:

Rus’tt’: buccia rossiccia, frutto piccolo saporito, adatto per baletti e per l’essiccazione.

Massèiz’: buccia scura, frutto piccolo, adatto come le precedenti

Luv’tt’: frutto grosso, ma a lobi, adatto per le “pelate”, non per l’essiccazione dando molto scarto(p’stüri)

Fojastr’tta: frutto piccolo, rotondo, duro, buono per balletti e anche per l’essiccazione

E poi..
Lincardèin’
Bratèin’
Garbel’
P’rt’gasi
Tramuntan-n

Il prodotto poteva mantenersi fresco e come tale consumato da ottobre fino a Pasqua. Per conservarli più a lungo spesso venivano lasciate dentro i ricci ammucchiati, ai quali si attingeva di volta in volta.

I montanari conoscevano molto bene l’utilizzazione ottimale d’ogni varietà.

Comunque si mangiavano bollite, i bal’tti.

Oppure liberate della buccia cotte in acqua salata con un po’ di semi di finocchio selvatico e allora si avevano l’ plà, ossia le pelate che oltre ad essere mangiate sole potevano anche essere immerse bollenti nel latte freddo o fredde nel latte tiepido.

Le castagne si mangiavano anche arrostite nel camino o sopra i coperchi della stufa.

Secche erano la gioia dei bambini, ma non solo, e duravano tutto l’anno. Anch’esse potevano essere bollite e si mangiavano così o spappolate nel latte

Grandi quantitativi di castagne venivano tramutati in dolcissima farina attraverso l’essiccazione che avveniva in appositi “essiccatoi” che venivano costruiti lontani dalle abitazioni nel fitto del bosco.

In dialetto “casel’”, in lingua “metati” nome veramente spaventoso lontano mille miglia dalla semplicità di quelle costruzioni che numerose ancora s’incontrano nei nostri boschi.

Questi essiccatoi erano formati da un unico locale di forma rettangolare, con pavimento di terra, e come solaio avevano la “gra”, un graticcio in listelli di castagno. Sopra venivano stese le castagne, sotto si accendeva un fuoco che ben controllato giorno e notte trasformava il frutto da fresco a essiccato. L’operazione durava una ventina e più giorni. Il legno che si bruciava doveva essere una “sôca”, ossia derivante da un ceppo di castagno. Questo perché la “sôca” non fa fiamma.

Ma potevano essere essiccate anche nelle cucine dell’abitazione, da qui quel colore nero fumo tipico delle abitazioni di campagna.

A volte, quando tra le castagne ve n’erano alcune marce, il baco che stava all’interno usciva dalla castagna a causa del caldo che saliva.

Quindi, attaccato come un “ragnetto” ad una bava, calava verso il tavolo di cucina. Spesso non era uno solo, ma a decine scendevano cosicché l’attenzione della massaia o dei commensali doveva essere massima per non dover correre il rischio di mangiarne qualcuno finito nella pentola o nel piatto.

Seguiva l’operazione della pulitura. Si riempivano grosse “büsach’ (sacchi) di prodotto, quindi quattro persone prendevano i quattro lembi e si batteva dalle 20 alle 25 volte il sacco. Quindi le donne passavano il prodotto al vaglio.

Si ripeteva poi nuovamente l’operazione sia della battitura che della vagliatura, fino ad ottenere il prodotto secco ben pulito.

Tra le castagne ve n’erano sempre alcune che non si erano seccate completamente, erano invece tenere, si masticavano bene ed erano saporitissime. In dialetto venivano chiamate “l’ lèint o l’nton.

Queste castagne erano il terrore dei mugnai. Infatti bastava una di queste castagne per “l’p’gà” la macina.

Questa castagna impiastrava talmente la macina che bisognava interrompere la molitura e sollevare la macina per ripulirla.

E’ proprio dal prodotto secco, poi ridotto in farina, che la gastronomia attingeva a piene mani.

E qui la fantasia spaziava in ogni direzione nel tentativo di diversificare in qualche modo quel sapore che rischiava di essere sempre lo stesso.

Molti sono quindi gli utilizzi:

Come polenta: distinta in due versioni.

Quella che si cuoceva al pari di quella di farina di melica ed era quindi abbastanza soda, da potersi tagliare a fette con il classico filo di refe. La si mangiava sorda o con formaggio casereccio o ricotta.

E quella detta “pulèinta d’stèiza” molto tenera, che veniva appunto distesa sopra un sostegno in legno posto in mezzo alla tavola. Ognuno con il proprio cucchiaio cominciava a mangiarla dal proprio lato andando avanti verso il centro, fin che ce n’era. Su questa polenta veniva spesso versato un impasto di ricotta, latte e pecorino.

Accenno di passaggio ai padl’tti , le frittelle ben conosciute. Piatto saporito e veloce da preparare.

Alle castagnacce, arricchite con uvetta, pinoli.

Alle pattone, ottime con la ricotta.

Ma si facevano spesso anche le tagliatelle

La zuppa di castagne secche che s’otteneva mettendo in ammollo(in acqua o latte) il frutto secco per alcune ore. Quindi si cocevano a lungo aggiungendo un poco di sale. Prima di toglierle dal fuoco venivano condite con panna o burro.

Cito un piatto poco conosciuto che si rifà a tempi lontani Veniva preparato la sera dei Santi durante il tradizionale filosso. Il nome è tutto un programma: Pürgatoriu o se volete castagne fiammeggianti

Si procedeva così:

Si arrostivano le castagne, si sbucciavano e ancor calde venivano poste su di un vassoio di lamiera o in padella bene asciutta.

Si irroravano le castagne con la grappa, sopra una spolverata di zucchero, poi si dava fuoco al tutto.

Si spegnevano luci, lumi o lanterne e il piatto veniva presentato al buio tutto fiammeggiante. Appena le fiamme si spegnevano si riaccendeva il lume e si gustavano le castagne.

Da ultimo, ma ci sarebbero molti altri piatti, cito la marmellata e in particolare la “patouna d’la düra”.

Quest’ultimo era un dolce che veniva preparata durante il periodo natalizio. Ricordo di averlo mangiato quando durante l’ultima guerra ero sfollato a Cipalo di Buzzò. Nell’impasto a base di farina di castagne, venivano aggiunte noci, pinoli, fichi secchi. Era molto compatto, quasi duro e si manteneva anche per mesi. Ricordo anche il brucior di stomaco che provocava.

La gastronomia mi dà lo spunto per un breve incursione nei proverbi e modi dire legati a questo frutto.

La castignasa

Cum’ a t’ tröva a t’ lasa

Ossia la castagnaccia come ti trova di lascia nel senso che era poco sostanziosa e nutriente.

Un altro proverbio che lascia sottintendere non pochi contrasti e litigi dice:

La castagna a gh’ha la cua

Chi la ciapa l’è la sua

Letteralmente la castagna ha la coda chi la prende è la sua

La castagna cade, rotola, si sposta come un essere vivente(ecco il riferimento alla cosa) e se va a finire in luogo diverso da quello del proprietario dell’albero, chiunque può raccoglierla.

Quest’uso pare non sollevasse problemi quando ad esempio la castagna cadeva sulla pubblica via. Ancora nei giorni scorsi, mi è accaduto di raccogliere castagne sulla strada asfaltata che porta a Buzzò, anche se il bosco era contornato da quelle orrende strisce bianco-rosse in segno di divieto.

Ma pare invece che le cose non fossero tranquille quando i confini di proprietà correvano all’ interno del bosco. Sostengono alcuni(ancor oggi) che se dal loro albero cadono castagne ben
riconoscibili e vanno a finire nel bosco altrui, conservino solo loro il diritto a raccoglierle. Ho constatato questo dissidio tra due persone da me interpellate in questi giorni.

Un altro proverbio che lega, come spesso accadeva, un raccolto non ad una data, ma al nome di un santo recita:

P’r San Maté
L’ castagn’ sutu ai pé

Per San Matteo le castagne sotto i piedi

A indicare che alla ricorrenza di San Matteo(21settembre), le castagne cominciavano a cadere.

Rientra invece nelle similitudini, dire di un uomo robusto “l’è fort’ cum’ un castagnu”, l’è un castagnon .

Ma siccome da noi spesso l’essere grande e grosso significava anche portarsi dietro un giudizio poco lusinghiero sulle proprie qualità intellettive ecco un noto proverbio che dice:

Al castagnu dal Madon

Grand’ grosu e ben cujon.

Il Madone è un toponimo, ossia nome di un luogo, in frazione Baselica, assai noto per la presenza di castagni secolari.

Quindi la traduzione letterale è:

Il castagno del Madone

Grande, grosso e ben coglione. (scusate ma non c’è altra traduzione)

E a proposito di toponimi, sono molti quelli legati alla castagna

A Belforte esiste un gruppo di case detto l’ castagnöl’ “le castagnole”

A Tiedoli: le prime case dopo Magrano si chiamano “la castagnöla” “la castagnola”.

Ma la castagna la ritroviamo presente nei cognomi borgotaresi

Castagnoli è un cognome assai noto e diffuso a Borgotaro

Nei soprannomi: Castagnö(riferito a coloro che portano il cognome Del maestro)

Castignasa(riferito al cognome Bracchi)

E mi chiedo chi meglio del prof. Bracchi potesse introdurre questo convegno visto che sia da parte di padre “Castignasa” che di madre che porta il cognome di Castagnoli, è strettamente legato a questo frutto. Posso anche aggiunge per completezza di informazione che il prof. Abita a Parma in Via “Due castagne”

Anche nei funghi: esistono infatti i fonzi castagnèri

I castagni, o meglio i loro tronco in questo caso, hanno reso un grande servigio alla popolazione borgotarese.

Infatti nel 1929 la famosa Industria Ruggeri Benelli di Prato, metteva in funzione a Borgotaro uno stabilimento per la produzione di estratti tannici, rilevato poi dalla F.N.E.T (fabbrica nazionale estratti tannici). Occorrevano quindi grandi quantità di legname di castagno, le caratteristiche “schiappe” ottenute dalla spaccatura verticale del tronco i quattro parti.

Tutto il lavoro che stava a monte veniva condotto con metodi primitivi e richiedeva pertanto numerosa manodopera sia per il taglio manuale sia per il trasporto a mezzo di centinaia di muli, oltre che all’esercizio di teleferiche e all’attività di accatastamento e carico.

Si può dire che per decine di anni, se si considera il centinaio di persone impiegate nello stabilimento e più del doppio come indotto, circa 500 persone siano vissute grazie a questo stabilimento.

Da ultimo vorrei qui assimilare il castagno al maiale.

Che se del noto animale nulla si sciupa o si scarta, altrettanto mi pare si possa dire dell’albero del castagno.

Il tronco, buono da lavoro(mobili, botti, tini, secchi per l’acqua, ma anche per ricavare truogoli e bui, ossia arnie rudimentali), da ardere, o per la produzione di estratti tannici.

Le matricine lunghe e dritte, adatte a pali o fittoni, perché resistenti alle intemperie, o se giovani per costruire le ceste da legna e da frutta.

I verdi virgulti, assai “strupignusi”, si storcevano e diventavano assai flessibili, quindi usati come lacci per chiudere i sacchi pieni di grano.

I rami più vecchi ad uso fascine per stufe e forni.

Le foglie verdi per appoggiarvi le pagnotte prima di introdurle nel forno.

Le foglie secche e i ricci venivano raccolti per farne strame, lettiera per le stalle, operazione che manteneva i boschi puliti.

Inoltre, quando il fieno veniva a scarseggiare e ciò un tempo accadeva spesso, si usava come si dice “far la foglia”. Ossia si spezzavano i rami sottili ancora fogliati, se ne facevano mazzetti con i quali si formavano dei pagliai , quindi usati come alimento per le mucche, così come si faceva comunemente con i rami dei cerri.

Non v’era nulla del castagno che venisse sprecato.

Un albero quindi prezioso, oggi purtroppo dimenticato.

Intervento in occasione del  convegno sui prodotti locali, svoltosi a Borgotaro nel settembre 2006.

mercoledì 9 ottobre 2013

9 - STORIA DEL CALCIO BORGOTARESE


Campionato di Promozione 1948 - 49


La Borgotarese partecipa al campionato ligure di Promozione non perché sia retrocessa, ma a causa di una riorganizzazione strutturale dei campionati nazionali.

In base a tali norme, le prime due classificate del precedente torneo (Sestrese e Sestri Levante) andavano a comporre un girone di una Serie C non più regionale, ma nazionale, le altre a formare una nuova struttura: quella del campionato di Promozione a base regionale. Ecco perché in questo campionato ritroviamo le solite squadre ad esclusione delle due rimaste in Serie C.

Le novità sono rappresentate da Novese, Intemelia (Ventimiglia), Vado, Sp. Savona, Cairese, Albenga, Alassio, squadre che avevano partecipato alla Serie C della Liguria di Ponente.

Molte le novità nella formazione della nostra squadra. Le partenze sono numerose e tutte “pesanti”: De Carpentieri, Capitelli, Valla, Rostagno, Curletto e Moizo.

Importanti anche i nuovi arrivi: Sain, anziano portiere, già del Genoa e dell’Ambrosiana-Inter, con la quale vinse la Coppa Italia1939; Tortora, giocatore – allenatore anch’egli con trascorsi in serie A. Poi, via via, lungo il campionato sono arrivati: Valeni, Zecca e Fontana. Da segnalare anche l’arrivo di un massaggiatore che diventerà una specie di istituzione: l’ndimenticabile Olindo.

Per il resto si ricorrerà spesso ai giovani: Bianco, Saglia, Pattoneri.

Sarà un ottimo campionato al termine del quale la Borgotarese, al di là di ogni aspettativa, si classificherà al secondo posto.

Le partite

1° giorn. 17.10.1948 Borgotarese – Bolzaneto 4-0

BORGOTARESE: Sain, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Brugnoli, Bonici, Tortora, Bianco, Galluzzi, Invernizzi. (All. Tortora).

Reti: Bianco 2, Brugnoli, Aut.

2° giorn. 24.10.1948 Varazze – Borgotarese 2-1

BORGOTARESE: Sain, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Brugnoli, Bonici, Tortora, Saglia, Galluzzi, Invernizzi. (All. Tortora).

Reti: Invernizzi

3° giorn. 31.10.1948 Borgotarese – Rapallo 6-2

BORGOTARESE: Sain, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Brugnoli, Bonici, Tortora, Bianco, Galluzzi, Invernizzi. (All. Tortora).

Reti: Bonici 2, Bianco, Tortora, Invernizzi, Galluzzi.

4° giorn. 4.11.1948 Cornigliano – Borgotarese 2-0

BORGOTARESE: Sain, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Brugnoli, Bonici, Tortora, Bianco, Galluzzi, Invernizzi. (All. Tortora).

5° giorn. 7.11.1948 Borgotarese – S. Savona 3-0

BORGOTARESE: Sain, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Brugnoli, Bonici, Tortora, Bianco, Galluzzi, Invernizzi. (All. Tortora).

Reti: Tortora, Invernizzi, Aut.

6° giorn. 14.11.1948 Vado – Borgotarese 1-1

BORGOTARESE: Sain, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Brugnoli, Bonici, Tortora, Bianco, Galluzzi, Invernizzi. (All. Tortora).

Reti: Tortora.

7° giorn. 21.11.1948 Borgotarese – Lavagna 0-0

BORGOTARESE: Sain, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Brugnoli, Bonici, Tortora, Valeni, Galluzzi, Invernizzi. (All. Tortora).

8° giorn. 28.11.1948 Cairese – Borgotarese 0-1

BORGOTARESE: Sain, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Brugnoli, Bonici, Tortora, Valeni, Galluzzi, Invernizzi. (All. Tortora).

Reti: Galluzzi

9° giorn. 5.12.1948 Borgotarese – Alassio 2-1

BORGOTARESE: Sain, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Brugnoli, Bonici, Tortora, Valeni, Saglia, Invernizzi. (All. Tortora).

Reti: Tortora, Valeni.

10° giorn. 8.12.1948 Sarzana – Borgotarese 0-1

BORGOTARESE: Sain, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Brugnoli, Bonici, Tortora, Valeni, Saglia, Invernizzi. (All. Tortora).

Reti: Azzali (rig.)

11° giorn. 12.12.1948 Borgotarese – Rivarolo 3-0

BORGOTARESE: Sain, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Brugnoli, Bonici, Tortora, Valeni, Galluzzi, Invernizzi. (All. Tortora).

Reti: Galluzzi 2, Invernizzi.

12° giorn. 19.12.1948 Pontedecimo – Borgotarese 2-0

BORGOTARESE: Sain, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Invernizzi, Bonici, Tortora, Valeni, Galluzzi, Bianco. (All. Tortora).

13° giorn.26.12.1948 Borgotarese – Novese 2-0

BORGOTARESE: Sain, Azzali, Buscaglione, Saglia, Leonardi, Fazzi, Bonici, Tortora, Valeni, Galluzzi, Invernizzi. (All. Tortora).

Reti: Invernizzi, Galluzzi.

14° giorn. 2.1.1949 Intemelia-Borgotarese 0-1 (sospesa per impraticabilità di campo. Recuperata il 23.1.1949)

BORGOTARESE: Sain, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Tortora, Valeni, Galluzzi, Invernizzi. (All. Tortora).

Reti: Valeni.

15° giorn. 6.1.1949 Borgotarese - Imperia 1-2

BORGOTARESE: Sain, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Tortora, Valeni, Galluzzi, Invernizzi. (All. Tortora).

Reti: Invernizzi.

16° giorn. 9.1.1949 Entella – Borgotarese 0-3

BORGOTARESE: Sain, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Uva, Tortora, Valeni, Bucchini, Invernizzi. (All. Tortora).

Reti: Valeni 2, Invernizzi.

17° giorn.16.1.1949 Albenga – Borgotarese 3-0

BORGOTARESE: Sain, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Tortora, Valeni, Galluzzi, Invernizzi. (All. Tortora).

23.1.1949 Intemelia - Borgotarese 1-0 (Recupero della partita non disputata il 2.1.1949)

BORGOTARESE: Sain, Azzali, Buscaglione, Pattoneri, Leonardi, Zecca, Uva, Tortora, Valeni, Bucchini, Invernizzi. (All. Tortora).

18° giorn. 6.2.1949 Bolzaneto – Borgotarese 2-1

BORGOTARESE: Sain, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Cantarelli, Tortora, Valeni, Fontana, Invernizzi. (All. Tortora).

Reti: Valeni.

19° giorn. 13.2.1949 Borgotarese - Varazze 1-1

BORGOTARESE: Sain, Azzali, Buscaglione, Pattoneri, Leonardi, Zecca, Bonici, Tortora, Fontana, Fazzi, Invernizzi. (All. Tortora).

Reti: Fazzi.

20° giorn. 20.2.1949 Rapallo – Borgotarese 0-0

BORGOTARESE: Sain, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Tortora, Avanzini, Fontana, Invernizzi. (All. Tortora).

21° giorn. 6.3.1949 Borgotarese - Cornigliano 2-0

BORGOTARESE: Sain, Tortora, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Galluzzi, Valeni, Fontana, Invernizzi. (All. Tortora).

Reti: Fontana, Invernizzi.

22° giorn. 13.3.1949 Savona – Borgotarese 1-2

BORGOTARESE: Sain, Tortora, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Galluzzi, Valeni, Fontana, Invernizzi. (All. Tortora).

Reti: Tortora (rig.), Invernizzi.

23° giorn. 20.3.1949 Borgotarese – Vado 1-0

BORGOTARESE: Sain, Tortora, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Galluzzi, Valeni, Fontana, Invernizzi. (All. Tortora).

Reti: Tortora.

24° giorn. 27.3.1949 Lavagna – Borgotarese 1-1

BORGOTARESE: Sain, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Tortora, Valeni, Fontana, Invernizzi. (All. Tortora).

Reti: Fontana.

25° giorn. 3.4.1949 Borgotarese – Cairese 2-1

BORGOTARESE: Sain, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Tortora, Valeni, Fontana, Invernizzi. (All. Tortora).

Reti: Valeni 2.

26° giorn. 10.4.1949 Alassio – Borgotarese 2-1

BORGOTARESE: Sain, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Tortora, Valeni, Galluzzi, Invernizzi. (All. Tortora).

Reti: Tortora.

La partita verrà in seguito assegnata alla Borgotarese, in quanto l’arbitro ammetterà che durante la gara un giocatore dell’Alassio che era stato espulso si era rifiutato di uscire. Inoltre l’arbitro aveva concesso un rigore a favore della squadra locale sentendosi minacciato.

27° giorn. 17.4.1949 Borgotarese – Sarzana 4-0

BORGOTARESE: Sain, Tortora, Azzali, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Galluzzi, Valeni, Fontana, Invernizzi. (All. Tortora).

Reti: Valeni 2, Bonici, Azzali(rig.).

La Borgotarese raggiunge il secondo posto in classifica.

28° giorn. 24.4.1949 Rivarolo – Borgotarese 3-0

BORGOTARESE: Sain, Tortora, Azzali, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Galluzzi, Valeni, Fontana, Invernizzi. (All. Tortora).

29° giorn. 1.5.1949 Borgotarese – Pontedecimo 4-0

BORGOTARESE: Sain, Tortora, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Galluzzi, Valeni, Fontana, Invernizzi. (All. Tortora).

Reti: Fontana 2, Valeni, Invernizzi.

30° giorn. 8.5.1949 Novese – Borgotarese 1-0

BORGOTARESE: Sain, Tortora, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Galluzzi, Valeni, Fontana, Invernizzi. (All. Tortora).

31° giorn. 15.5.1949 Borgotarese – Intemelia 0-0

BORGOTARESE: Sain, Tortora, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Galluzzi, Valeni, Fontana, Invernizzi. (All. Tortora).

32° giorn. 22.5.1949 Imperia- Borgotarese 0-0

BORGOTARESE: Sain, Tortora, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Galluzzi, Valeni, Fontana, Invernizzi. (All. Tortora).

33° giorn. 29.5.1949 Borgotarese – Entella 2-0

BORGOTARESE: Sain, Tortora, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Galluzzi, Valeni, Azzali, Fontana. (All. Tortora).

Reti: ??

34° giorn. 5.6.1949 Borgotarese – Albenga 3-0

BORGOTARESE: Sain, Tortora, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Galluzzi, Valeni, Invernizzi, Fontana. (All. Tortora).

Reti: Bonici, Buscaglione, Fontana.

Classifica finale:

Non siamo riusciti a rintracciare la classifica finale. Abbiamo tuttavia trovato la classifica, dopo la partita con l’Intemelia, quando mancavano soltanto tre partite alla conclusione del campionato.

A quella data la Borgotarese si trovava al secondo posto a pari punti con la Sp. Savona.

Poiché nelle ultime tre partite, la Valtarese ne ha vinte due e pareggiata una, segnando cinque gol e non subendone, pensiamo che alla fine si sia classificata al secondo posto, come riferiscono, anche, molte testimonianze orali. Trovarsi davanti a squadre come l’Imperia, il Lavagna, l’Entella, il Rapallo, il Sarzana dev’essere stato davvero un gran “bel vedere”.

Classifica a tre giornate dalla fine.

Rivarolo p. 48

Borgotarese p. 38

Sp. Savona p. 38

Albenga p. 36

Imperia p. 35

Vado p. 31

Varazze p. 31

Lavagna p. 29

Cornigliano p. 29

Rapallo p. 28

Entella p. 28

Alassio p. 28

Novene p. 27

Ilva Ponte X p. 27

Bolzaneto p. 26

Cairese p. 25

Intemelia p. 24

Sarzana p. 22

Partite disputate dalla Borgotarese

17.10.1948 Borgotarese – Bolzaneto 4-0

24.10.1948 Varazze – Borgotarese 2-1

31.10.1948 Borgotarese – Rapallo 6-2

4.11.1948 Cornigliano – Borgotarese 2-0

7.11.1948 Borgotarese – S. Savona 3-0

14.11.1948 Vado – Borgotarese 1-1

21.11.1948 Borgotarese – Lavagna 0-0

28.11.1948 Cairese – Borgotarese 0-1

5.12.1948 Borgotarese – Alassio 2-1

8.12.1948 Sarzana – Borgotarese 0-1

12.12.1948 Borgotarese – Rivarolo 3-0

19.12.1948 Pontedecimo – Borgotarese 2-0

26.12.1948 Borgotarese – Novese 2-0

6.1.1949 Borgotarese - Imperia 1-2

9.1.1949 Entella – Borgotarese 0-3

16.1.1949 Albenga – Borgotarese 3-0

23.1.1949 Intemelia - Borgotarese 1-0

6.2.1949 Bolzaneto – Borgotarese 2-1

13.2.1949 Borgotarese - Varazze 1-1

20.2.1949 Rapallo – Borgotarese 0-0

6.3.1949 Borgotarese - Cornigliano 2-0

13.3.1949 Savona – Borgotarese 1-2

20.3.1949 Borgotarese – Vado 1-0

27.3.1949 Lavagna – Borgotarese 1-1

3.4.1949 Borgotarese – Cairese 2-1

10.4.1949 Alassio – Borgotarese 2-1

17.4.1949 Borgotarese – Sarzana 4-0

24.4.1949 Rivarolo - Borgotarese 3-0

1.5.1949 Borgotarese – PonteX 4-0

8.5.1949 Novese– Borgotarese 1-0

15.5.1949 Borgotarese - Intemelia 0-0

22.5.1949 Imperia - Borgotarese 0-0

29.5.1949 Borgotarese - Entella 2-0

5.6.1949 Borgotarese - Albenga 3-0

Giocatori scesi in campo, numero presenze e gol segnati:



Giocatori Pres.
Gol
Leonardi Pierino
34
0
Sain
34
0
Tortora
34
7
Fazzi
33
1
Invernizzi Mauro
33
10
Buscaglione
32
1
Bonici Onorato
31
4
Valeni
26
10
Galluzzi Pietro
25
5
Azzali Angiolino
23
2
Zecca
21
0
Fontana
16
5
Brugnoli Antonio
11
1
Bianco Lino
6
4
Saglia Achille
4
0
Bucchini
2
0
Pattoneri Tonino
2
0
Avanzini
1
0
Cantarelli
1
0
Uva
1
0
In piedi, da sx: Onorato Bonici, Fontana, Mauro Invernizzi. Accosciati: Valeni e Tonino Pattoneri. (9.1,49 - Entella Borgotarese 0-3)

lunedì 30 settembre 2013

8 - STORIA DEL CALCIO BORGOTARESE


Campionato Nazionale di Serie C 1947-1948

Struttura dei campionati in quella stagione:

Serie A-B-C 1° Divisione 2°Divisione
(3° livello)

Dopo aver raggiunto un traguardo che davvero sembrava irraggiungibile, l’intera comunità borgotarese si preparava ad affrontare degnamente il nuovo gravoso impegno.

Questo servizio, apparso sulla Gazzetta di Parma del 31 agosto 1947, può forse renderci l’idea del clima di attesa, se non d’euforia, che si stava vivendo, in quei giorni, a Borgotaro.

Dalla Gazzetta di Parma:

Occhiate in Serie C – Tutto bene a Borgotaro.

Intensa ferve l’attività in vista della partecipazione della squadra borgotarese al Campionato di Serie C.

Dopo la prima Assemblea plenaria dei soci con le relazioni sull’attività della Società, si è avuta la riunione dei nuovi dirigenti per lo studio del piano finanziario e per la formazione della squadra.

Molto di concreto è stato fatto. La squadra sarà veramente all’altezza dei suoi compiti. Vari acquisti di valore sono già stati conclusi e il reparto attaccante, che rappresenta il tallone d’Achille della vecchia compagine, si presenta del tutto o quasi rinnovato col rientro di Capitelli e con l’ingaggio degli avanti Barbieri e Rostagno dello Spezia. Oltre 400 mila lire furono in seduta sottoscritte, mentre con pubblico manifesto la cittadinanza era stata invitata a sostenere il sodalizio.

Giovedì si è avuta un’altra riunione in Municipio con l’intervento anche di Mons. Arciprete(!), invitati pure i maggiori esponenti della città, industriali, commerciali ed agricoli. Sono state prese alcune deliberazioni importanti. E siccome il tempo stringe è da augurarsi che nell’interesse della città e per la causa dello sport si giunga al successo. L’appello è rivolto specialmente a chi può. Siamo convinti che le persone facoltose risponderanno”.

In provincia altre due squadre che parteciperanno alla Serie C sono Fidenza e Salsomaggiore, ma nel girone emiliano-lombardo.

In ottobre, inizia l’attività e Borgotaro ospita la squadra del Parma B, forte di giocatori come Persia, Curti, Zampiccinini, Bronzoni e Stabellini. Il risultato è a favore nostro:

Borgotarese – Parma B 3-1

Dalla Gazzetta di Parma: “Contro la veloce e aggressiva squadra del Borgotaro, le riserve del Parma sono state battute”. Si aggiunge anche, come nota tecnica, che la Borgotarese applica “un mezzo sistema”.

Ecco la formazione schierata dalla Borgotarese in quell’occasione:

De Carpentieri, Brugnoli, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Ferrari, Invernizzi, Moizo, Capitelli, Galluzzi, Valla.

Le reti sono state realizzate da Invernizzi, Capitelli e Valla.

Le novità sono rappresentate dal ritorno di Bruno Capitelli, dopo l’anno in prestito al Fidenza, e dagli acquisti, tutti spezzini, di De Carpentieri, Buscaglione, Fazzi e Moizo, ai quali si aggiungeranno Rostagno e Curletto.

Iscritte 16 squadre:

Bolzaneto, Borgotarese, Bressana, Cornigliano, Derthona, Entella, Lavagna, Pavia, Pontedecimo, Quarto, Rapallo, Rivarolo, Sarzana, Sestrese, Sestri L., Varazze.

Come si può vedere, un girone di ferro con la presenza di squadre assai note, appartenenti a città ben più ricche e famose della nostra. Spiccano, tra gli altri, i nomi della GE-Sestrese, del Rapallo, del Pavia, dell’Entella Chiavari, del Lavagna..

Nella Gazzetta di Parma di sabato 18 ottobre viene data notizia dell’inizio del campionato e si dice che a Borgotaro scenderà la formazione dell’Entella di Chiavari. Un inizio davvero impegnativo.


Le partite

1° giorn. 19.10.1947 Borgotarese – Entella 1-1

BORGOTARESE: De Carpentieri, Brugnoli, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Rostagno, Invernizzi, Moizo, Capitelli, Galluzzi, Valla. (All. Toso)

Rete: Capitelli

2a giorn.2.11.1947 Cornigliano – Borgotarese 5-0

BORGOTARESE: De Carpentieri, Brugnoli, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Rostagno, Invernizzi, Moizo, Capitelli, Galluzzi, Valla. (All. Toso)

3° giorn. 9.11.1947 Borgotarese – Rivarolo 2-1

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Rostagno, Invernizzi, Moizo, Capitelli, Petrilli, Valla. (All. Toso)

Reti: Capitelli, Invernizzi.


4° giorn. 16.11.1947 Quarto - Borgotarese 0-1

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Rostagno, Invernizzi, Moizo, Capitelli, Petrilli, Valla. (All. Toso).

Rete:Invernizzi

5° giorn. 23.11.1947 Borgotarese – Sarzana 1-0

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Brugnoli, Fazzi, Leonardi, Rostagno, Invernizzi, Moizo, Capitelli, Petrilli, Valla. (All. Toso).

Rete: Valla


6° giorn. 30.11.1947 Borgotarese – Derthona 5-1 (La partita si svolge per accordi a Borgotaro)

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Brugnoli, Fazzi, Leonardi, Rostagno, Invernizzi, Petrilli, Capitelli, Galluzzi, Valla. (All. Toso).

Reti: Leonardi 2, Capitelli, Valla, Galluzzi


7° giorn 7.12.1947 Borgotarese – Rapallo 3-2

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Brugnoli, Fazzi, Leonardi, Rostagno, Invernizzi, Petrilli, Capitelli, Galluzzi, Valla. (All. Toso).

Reti: Rostagno, Galluzzi, Invernizzi(45’)


Sospensione. La Borgotarese gioca in amichevole con il Fiorenzuola. Tra i convocati anche Bonici II, Bianco, Borzoni, Saglia.

Borgotarese – Fiorenzuola 5-1 (Tre gol vengono segnati da Valerio, un centravanti in prova).


8° giorn. 21.12.1947 Pavia-Borgotarese 3-1

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Brugnoli, Fazzi, Leonardi, Rostagno, Invernizzi, Petrilli, Capitelli, Galluzzi, Valla. (All. Toso).

(Non viene segnalato l’autore della rete)


9° giorn. 28.12.1947 Borgotarese – Lavagna 2-0

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Rostagno, Invernizzi, Galluzzi, Capitelli, Ferrari, Valla. (All. Toso).

Reti: Capitelli 2

10° giorn. 4.1.1948 Sestrese – Borgotarese 2-0

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Rostagno, Invernizzi, Moizo, Capitelli, Ferrari, Valla. (All. Toso).

11° giorn. 11.1.1948 Borgotarese – Bolzaneto 0-1

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Rostagno, Invernizzi, Petrilli, Capitelli, Ferrari, Valla. (All. Toso).


12° giorn. 18.1.1948 PonteX – Borgotarese 0-0

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Rostagno, Invernizzi, Fazzi, Capitelli, Moizo, Valla. (All. Toso).

13° giorn. 25.1.1948 Borgotarese – Bressana 6-2

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Rostagno, Invernizzi, Fazzi, Capitelli, Moizo, Valla. (All. Toso).

Reti: Capitelli 4, Invernizzi 2.

14° giorn. 1.2.1948 Sestri L. – Borgotarese 0-0

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Curletto, Invernizzi, Fazzi, Capitelli, Rostagno, Valla. (All. Toso).


15° giorn. 8.2.1948 Varazze – Borgotarese 1-0

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Curletto, Invernizzi, Fazzi, Capitelli, Rostagno, Valla. (All. Toso).

Termina il girone di andata.

16° giorn. 22.2.1948 Entella – Borgotarese 3-2

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Curletto, Invernizzi, Fazzi, Capitelli, Rostagno, Valla. (All. Toso).

Reti: Capitelli, Curletto.

17° giorn. 29.2.1948 Borgotarese – Cornigliano1-0

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Rostagno, Invernizzi, Fazzi, Capitelli, Moizo, Valla. (All. Toso).

Reti: Valla

18° giorn. 6.3.1948 Rivarolo – Borgotarese 1-0 su rig.

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Rostagno, Invernizzi, Fazzi, Capitelli, Moizo, Valla. (All. Toso).

19° giorn. 13.3.1948 Borgotarese – Quarto 0-0

BORGOTARESE: De Carpentieri, Brugnoli, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Curletto, Invernizzi, Rostagno, Capitelli, Moizo, Valla. (All. Toso).

20° giorn. 20.3.1948 Sarzana – Borgotarese 3-0

BORGOTARESE: De Carpentieri, Brugnoli, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Curletto, Invernizzi, Moizo, Capitelli, Rostagno, Valla. (All. Toso).

21° giorn. 4.4.1948 Derthona – Borgotarese 0-0

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Curletto, Bonici, Fazzi, Capitelli, Rostagno, Valla. (All. Toso).

22° giorn. 11.4.1948 Rapallo – Borgotarese 1-0 su rig.

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Curletto, Bonici, Fazzi, Capitelli, Rostagno, Valla. (All. Toso).

23° giorn. 18.4.1948 Borgotarese – Pavia 3-0

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Curletto, Bonici, Fazzi, Capitelli, Galluzzi, Valla. (All. Toso).

Reti: Galluzzi, Capitelli 2.

24° giorn. 25.5.1948 Lavagna – Borgotarese 1-0

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Curletto, Bonici, Fazzi, Capitelli, Rostagno, Invernizzi. (All. Toso)

25° giorn. 2.5.1948 Borgotarese – Sestrese 2-1

Dopo aver battuto il forte Pavia, la Borgotarese sconfigge anche la capolista Sestrese, squadra che vincerà il Campionato.

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Curletto, Bonici, Fazzi, Capitelli, Galluzzi, Valla. (All. Toso).

Reti: Capitelli 2.

26° giorn. 9.5.1948 Bolzaneto – Borgotarese 1-0

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Brugnoli, Fazzi, Leonardi, Curletto, Invernizzi, Rostagno, Capitelli, Galluzzi, Valla. (All. Toso).

27° giorn. 16.5.1948 Bressana – Borgotarese 1-2

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Curletto, Bonici, Fazzi, Capitelli, Invernizzi, Valla. (All. Toso).

Reti: Bonici, Valla

28° giorn. 23.5.1948 Borgotarese – PonteX 1-0

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Curletto, Bonici, Fazzi, Capitelli, Galluzzi, Valla. (All. Toso).

Reti: Capitelli

29° giorn. 30.5.1948 Borgotarese – Sestri L. 0-0

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Curletto, Bonici, Fazzi, Capitelli, Rostagno, Valla. (All. Toso).

30° giorn. 6.4.1948 Borgotarese – Varazze 0-0

BORGOTARESE: De Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Curletto, Bonici, Fazzi, Capitelli, Rostagno, Valla. (All. Toso).


Classifica finale

Sestrese 42 30 17 8 5 70 36

Sestri L. 40 29 16 8 5 50 24

Lavagnese 38 29 14 10 5 38 16

Corniglianese 36 29 16 4 9 54 36

Pavia 36 30 16 4 10 61 34

Pontedecimo 34 30 14 6 10 39 27

Rivarolese 32 30 14 4 12 38 35

Borgotarese 31 30 12 7 11 33 30

Bolzanetese 30 29 12 6 11 45 56

Varazze 30 29 13 4 12 52 44

Rapallo 28 30 11 6 13 46 43

Entella 27 30 8 11 11 37 49

Sarzanese 26 30 10 6 14 34 42

Derthona 21 29 6 9 14 35 51

Bressanese 13 30 4 5 21 30 80

Quarto 10 30 3 4 23 26 86


Partite disputate dalla Borgotarese

19.10.1947 Borgotarese-Entella 1-1

2.11.1947 Cornigliano-Borgotarese 5-0

9.11.1947 Borgotarese-Rivarolo 2-1

16.11.1947 Quarto-Borgotarese 0-1

23.11.1947 Borgotarese-Sarzana 1-0

30.11.1947 Borgotarese-Derthona 5-1

7.12.1947 Borgotarese-Rapallo 3-2

21.12.1947 Pavia-Borgotarese 3-1

28.12.1947 Borgotarese-Lavagna 2-0

4.1.1948 Sestrese-Borgotarese 2-0

11.1.1948 Borgotarese-Bolzaneto 0-1

18.1.1948 Pontedecimo-Borgotarese 0-0

25.1.1948 Borgotarese-Bressana 6-2

1.2.1948 Sestri Levante-Borgotarese 0-0

8.2.1948 Varazze-Borgotarese 1-0

22.2.1848 Entella – Borgotarese 3-2

29.2.1948 Borgotarese – Cornigliano 1-0

6.3.1948 Rivarolo – Borgotarese 1-0 su rig.

13.3.1948 Borgotarese – Quarto 0-0

20.3.1948 Sarzana – Borgotarese 3-0

4.4.1948 Derthona – Borgotarese 0-0

11.4.1948 Rapallo – Borgotarese 1-0 su rig.

18.4.1948 Borgotarese – Pavia 3-0

26.4.1948 Lavagna – Borgotarese 1-0

2.5.1948 Borgotarese – Sestrese 2-1

9.5.1948 Bolzaneto – Borgotarese 1-0

16.5.1948 Bressana – Borgotarese 1-2

23.5.1948 Borgotarese – Pontedecimo 1-0

30.5.1948 Borgotarese – Sestri L. 0-0

6.4.1948 Borgotarese – Varazze 0-0

Giocatori scesi in campo, numero presenze e gol segnati:

Giocatori Pres.
Gol
Capitelli Bruno
30
16
De Carpentieri
30
0
Fazzi
30
0
Leonardi Pierino
30
2
Valla
29
4
Azzali Angelo
26
0
Rostagno
26
0
Brugnoli Antonio
25
0
Buscaglione
25
0
Invernizzi Mauro
23
5
Curletto
15
1
Moizo
12
0
Galluzzi Pietro
10
3
Bonici Onorato
9
1
Petrilli Renzo
7
0
Ferrari Peppino
3
0


domenica 29 settembre 2013

7-STORIA DEL CALCIO BORGOTARESE



In trasferta. Da Sx: Renzo Petrilli, Peppino Ferrari, Pierino Leonardi (Tabacu),
Antonio Brugnoli (Gneto), con le tradizionali valigette.

Campionato di prima categoria 1946-1947


Le polemiche seguite alla ripetizione della finale con la Pesenti avevano creato una certa tensione tra l’U.S. Borgotarese e il Comitato Provinciale della Federazione Calcio.

Così, forse anche dietro suggerimento dell’allenatore Toso, si decise di abbandonare il girone parmense e di iscriversi a quello ligure di Prima Categoria.

Fu una scelta indovinata, infatti la nostra squadra terminò il campionato al primo posto e si laureò campione del girone…Ligure!!!

L’U.S. Borgotarese venne quindi ammessa al girone finale per l’accesso alla Serie C.

Le avversarie erano: Ligorno, Serravalle Scrivia e Pontremoli.

Al termine del girone con partite di andata e ritorno, l’undici borgotarese si classificherà al primo posto, conquistando così la Serie C, tra la meraviglia e l’invidia dell’ambiente calcistico parmense.

Dalla Gazzetta di Parma del 20.10.46, si apprende che nell’amichevole del giorno prima, il Fidenza(Serie C) ha schierato due borghigiani: Bruno Capitelli e il portiere Spagnoli (Titì).

Il 28.10.46, amichevole a Borgotaro tra la nostra squadra e la Pesenti. Quest’ultima s’impone per 2-1

Non vengono pubblicate le formazioni. Dalla cronaca si apprende che Contini (detto Boccacio - ex Pesenti) è il nuovo portiere della Borgotarese e che la rete è stata segnata da Renzo Petrilli.

Sfogliando la Gazzetta di Parma, non ho potuto fare a meno di sbirciare quanto stava facendo “Bigio” in un campionato di Serie C. Ecco il suo fantastico ruolino di marcia dopo le prime cinque partite:

1° Robbio – Fidenza 1-3, segna anche Capitelli

2° Fidenza – Abbiatense 1-0 rete di Capitelli

4° Pavia – Fidenza 0-1 rete di Capitelli

5° Fidenza-Derthona 1-1 rete di Capitelli

Il campionato della Borgotarese inizia, comunque, il 23 novembre

Nonostante le visite effettuate presso la Biblioteca comunale "Mazzini" di La Spezia, non è stato possibile ricostruire tutti i risultati della nostra squadra. Quanto pubblicato è stato desunto da alcune notizie apparse sula Gazzetta di Parma, sul "Corriere Apuano" di Pontremoli e sul "Tirreno".

Sulla Gazzetta di Parma del 2.2.47, si legge:

Senza tanto baccano e tante chiacchiere il Borgotaro che partecipa al Girone D della 1° Div. Ligure, si è portato in testa alla classifica in virtù di una serie di belle e positive partite.

La n/s Prov. si fa quindi onore anche in Liguria.

Oggi il Borgotaro ospita sul proprio terreno il Melara” (causa una nevicata, la partita verrà disputa il il 23.2.1947)


16.2.1947 Borgotarese-Pontremoli 2-1

VALTARESE: Contini, Brugnoli, Feci Angiolino (Cavagnèin), Borzoni, Leonardi, Ferrari, Invernizzi, Petrilli, Carpanini, Gianpetroni, Valla.(All. Toso)

Reti: Campanini, Valla. (Per il Pontremoli segna il borgotarese Aldo Feci).


Sulla Gazzetta di Parma si legge: "Con la vittoria di domenica il Borgotaro passa al 2° posto dietro il Migliarina".

23.2 .47 Borgotarese-Melara 2-1

Il Borgotaro si porta a un punto dal Migliarina, ma ha una partita da recuperare a Spezia con la Termomeccanica.

VALTARESE: Contini, Brugnoli, Feci Angiolino (Cavagnèin), Invernizzi, Leonardi, Borzoni, Galluzzi, Gianpetroni, Carpanini,Ferrari, Valla.(All. Toso)

Reti: Carpanini 2

CLASSIFICA

Squadra Partite Punti
Migliarina 10 14
Borgotarese 9 13
Limone 10 11
Aulla 8 10
Pontremoli 9 10
Levanto 9 10
Termomeccanica 9 9
Ponzano 9 8
Sarzana 9 8
Melara 9 4
Pegazzano 9 3








2.3.47 Termomeccanica – Borgotarese 2-2 (al Picco, stadio di La Spezia)

Segna Carpanini(non c’è la formazione)

30.3.47 Borgotarese – Levanto 1-0

VALTARESE: Contini, Feci, Borzoni, Ferrari, Leonardi, Invernizzi, Galluzzi, Petrilli, Carpanini, Gianpetroni, Valla.(All. Toso)

Rete: Giampetroni

1.5 Melara – Borgotarese 1-4

Reti: Galluzzi 2, Spagnoli, 2

La Borgotares si porta in testa alla classifica.

Classifica

Squadre Punti
Borgotarese 21
Migliarina 20
Ponzano 20
Pontremoli 18
Aulla 18
Termomeccanica 18
Levanto 16
Limone 16
Pegazzano 14
Sarzana 12
Melara 12


6.4.47 Pontremoli – Borgotarese 1-0

Rete: Feci (Aldo) Rete, quindi segnata da un borgotarese!

La partita verrà annullata per errore tecnico e ripetuta il 15 giugno con il risultato di 2-0 a favore del Pontremoli.

Borgotaro –Limone ( o Limone – Borgotaro) finita 0-0 viene poi data vinta al Borgotaro per posizione irregolare di un giocatore.Finali della 1^ Divisione Ligure Girone E

Al termine del campionato

Il 10 giugno, prima dell’inizio del girone finale, a Pontremoli si svolgeva un incontro tra le rappresentative del Girone E e del Girone D. Sul Corriere Apuano del 12 giugno veniva riportato il risultato (3-2 a favore della nostra rappresentativa), ma non la formazione. Dalla cronaca, tuttavia, si ricava che almeno tre giocatori della Borgotarese facevano parte della squadra: Contini Boccacci , portiere; Azzali e Brugnoli (Gneto), difensori.

29.6.1947 Pontremoli – Borgotarese 0-3

Ancora una volta non ci è dato di conoscere la formazione. Dalla cronaca apprendiamo che le reti sono state segnate da Leonardi, Spagnoli, Campanini

Dalla Gazzetta di Parma: “ Reduce da un’amara sconfitta sul campo del Ligorno il Borgotaro si è rimesso in carreggiata andando a battere con un vistoso punteggio la squadra che sembrava la favorita del girone, cioè il Pontremoli, nel suo temibile covo.

La vittoria è significativa e quel che più conta ottenuta con un gioco chiaro e incisivo.

Il 1° tempo si è concluso a reti inviolate e poco faceva sperare per il rimanente della contesa.

Senonché la ripresa ha mutato completamente la fisionomia della gara. Il Borgotaro fattosi aggressivo ha domato gli avversari segnando con Leonardi, Spagnoli e Campanini.


13.7.1947 Borgotarese – Serravalle Scrivia 1-0

In assenza di formazione, riusciamo a ricavare dalla cronaca che tra i giocatori schierati ci sono: Borzoni, Invernizzi, Valla, Petrilli.

Dalla Gazzetta di Parma: “ Reduce il Borgotaro dal successo sul Pontremoli per 3-0, ha stentato parecchio per piegare sul terreno amico il Serravalle.

Sempre valida la difesa, agile e potente la mediana con Borzoni e Invernizzi in ottima giornata. Sfocato l’attacco con il solo Valla in efficienza e Petrilli troppo impegnato nella dura spola.

La classifica dopo la 3a giornata delle finali

Borgotarese punti 4

Pontremolese punti 3

Ligorno punti 3

Serravalle punti 2

Sulla Gazzetta di Parma di domenica 20 luglio 1947 (era giorno di Sagra a Borgotaro) si poteva leggere:

Oggi a Borgotaro proseguirà il torneo per le finali della 1^ Divisione Ligure. La partita fra la squadra locale ed il Pontremoli si presume assai importante agli effetti della promozione.”

La partita avrà il seguente risultato:

Borgotarese – Pontremolese 1-1

Sul Corriere Apuano del 24 luglio si legge: “…le due squadre hanno sprecato diverse occasioni per passare in vantaggio; l’intera posta significava la promozione alla Serie C”.



Borgotarese e Pontremolese si presentavano all’ultima partita con la nostra squadra in vantaggio di un punticino. Toccava alla Borgotarese il compito più difficile sul campo del Serravalle Scrivia.

Ecco i risultati di domenica 27 luglio:

Pontremoli – Ligorno 4 – 2

Serravalle Scrivia – Borgotarese 0 - 2


Il Corriere Apuano così commentava la vittoria del Pontremoli: “Purtroppo non ha servito ad ottenere l’ambito premio della promozione alla Serie C, il Borgotaro ci ha superati di un punto”.

Sulla Gazzetta di Parma del 30 luglio si poteva leggere:

Il duello che sino dalle prime battute delle finali si era delineato fra le squadre di Borgotaro e di Pontremoli ha avuto il suo epilogo proprio nell’ultima giornata con la vittoria dei borgotaresi che sul temuto campo del Serravalle Scrivia hanno sgominato l’avversario con un netto 2 a 0. Col brillante successo i rossi di Toso si sono assicurati il passaggio nella superiore divisione passando di vittoria in vittoria, espugnando quasi tutti i campi avversari, mentre il proprio rimaneva inviolato per l’intero gravoso campionato.

La squadra borgotarese che, estromessa dal suo naturale girone, ha tenuto alto il buon nome del calcio parmense, merita quindi il più alto elogio”.

Apprendiamo da questo che la nostra squadra si è iscritta al girone ligure non per propria scelta, come pensavamo, ma perché “estromessa dal suo naturale girone”.

Serie partite:

Borgotarese – Melara 2-1

Borgotarese – Pontremoli 2-1

Termomecca – Borgotarese 2-2

Borgotarese – Levanto 1-0

Oto.Melara – Borgotarese 1-4

Pontremoli – Borgotarese 1-0(verrà annullata per “errore tecnico” e ripetuta il 15 giugno con la vittoria del Pontremoli per 2-0)

Finali:

Ligorno – Borgotarese (vittoria del Ligorno)

Pontremoli – Borgotarese 0-3

Bogotarese – Serravalle S. 1-0

Borgotarese – Ligorno (Pareggio)

Borgotarese – Pontremoli 1-1

Serravalle S. – Borgotarese 0-2



La Borgotarese vince le finali e viene promossa in SERIE C !!!